Preparati quindi popolo Mio, perché il grido di battaglia già si sente, arruolatevi Miei coraggiosi e intonate canti di vittoria, perché i giorni della vostra libertà sono vicini.
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mercoledì 19 agosto 2015
Enoch messaggi celesti! di Walter Sulla
Preparati quindi popolo Mio, perché il grido di battaglia già si sente, arruolatevi Miei coraggiosi e intonate canti di vittoria, perché i giorni della vostra libertà sono vicini.
Giampelieri un rebus!!!
Gesù dice: Ecco lo scopo della mia venuta.
1) Vengo per bandire il timore eccessivo che le mie creature hanno di me e per fare loro capire che la mia gioia è di esser 'Conosciuto ed amato dai ' miei figli cioè da, tutta l'umanità presente e futura.
Non può essendo essa intrisa in se stesso, ed essendo essa parte fondamentale della potenza di Dio Padre, Gesù non può ridurre se stesso non può dire che il timore è eccessivo, quando in lui tutto è perfetto e tutto è alla massima potenza potessibile. Per cui non esiste l’eccessivo timore, se l’uomo avesse un eccessivo timore di Dio, l’uomo sarebbe santo, dato che colui che rispetta e si prostra in anima e corpo alla maestà di Dio, Padre, Figlio Spirito santo, in modo totale è colui che merita la santità piena.
Magari ce ne fossero sulla terra coloro che si sottomettono di loro spontanea volontà all’autorità e alla Maestà di Dio e rispettino il Signore come vero Re dei Re.
Se esso riducesse il santo timore gli angeli potrebbero non prostrarsi più a Lui, ma ciò non è possibile.
Innanzi ai re della terra gli uomini s’inchinano, per timore, se lo fanno innanzi ai re, ai vescovi, ai papi perché non dovrebbero farlo a maggior ragione innanzi alla potenza di Dio?
Gesù si fa conoscere per il suo amore, e usa principalmente quello per toccare il cuore umano, se l’uomo non ha timore della sovranità di Dio e non s’inginocchia come si deve innanzi a Lui, significa che non lo riconoscere quale suo sovrano eterno!
MESSAGGIO DELLA MADONNA
(Notte Santa)
Figli miei,
adorate con Me il mio Bambino, rimanete insieme a Me per pregare in questa Notte Santa e che nulla si interponga tra Lui e voi.
Figli miei, state aspettando la venuta del mio Bambino e così come Io mi trovo vicino a voi, Io vi voglio vicini a Me in questa notte di gioia, notte d’amore e di pace. In quel crudo inverno per noi sono state le ore della più dolce attesa.
Figli miei, per molte anime l’inverno è crudo, per quelle che si sono ribellate contro Dio.
È la Notte Santa, è la notte che pone termine all’attesa dei secoli, è la notte che si apre alla luce e pone fine per sempre al tempo del primo avvento, è la notte che dà inizio al nuovo giorno che non conosce tramonto. In questa notte il cielo si sposa alla terra, il canto degli Angeli si accorda con le voci dei piccoli, dei poveri, dei puri. Ai pastori viene dato l’annuncio che è di gioia per tutti:“Oggi è nato per voi il Salvatore”. Chinatevi assieme a Me ad avvolgere il Bambino di baci e di lacrime, di caldo e di amore, di dolce e affettuosa tenerezza. È così piccolo, è appena nato, piange per il rigore del freddo, geme per il grande gelo che avvolge tutto il mondo. Come i pastori portategli anche voi semplici doni.
Allora, figli miei, vivete con Me e col mio sposo Giuseppe le preziose ore di questa nuova vigilia. Un profondo silenzio circondi il grande rumore di parole e di immagini che oggi riempie tutto il mondo. La preghiera del cuore vi porti ad un continuo colloquio col Signore Gesù che è venuto, che viene e che verrà nella gloria e pace tranquilla dell’anima segni il trascorrere dei vostri giorni così minacciosi e densi di dolore per tutti.
Ora vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
“Giuseppe ed Io avevamo molto freddo, non avevamo nessuna comodità, il nostro bagaglio era scarso e così anche il ricovero.” Testo privo di importanza.
MESSAGGIO DI GESU’
Figli miei,
vi voglio parlare quando le croci sono molte.
Un giorno un uomo viaggiava portando sulle spalle tante croci pesantissime, era ansante, trafelato, oppresso e passando un giorno davanti ad un Crocifisso se ne lamentò con il Signore Gesù così:“Ah! Signore, io ho imparato nel catechismo che Tu ci hai creati per conoscerti, amarti e servirti, ma invece mi sembra di essere stato creato soltanto per portare le croci. Me ne hai date tante e così pesanti che io non ho più forza di portarle”.
Però Io, Gesù, gli dissi:”Vieni qui, figlio mio, posa queste croci per terra ed esaminiamole un poco. Ecco questa è la più grossa e la più pesante guarda che cosa c’è scritto sopra. Quell’uomo guardò e lesse questa parola,“sensualità”. Lo vedi? dissi Io, Gesù, questa croce non te l’ho data Io, ma te la sei fabbricata da solo. Hai avuto troppa smania di godere, di divertimenti e di conseguenza hai avuto malattie, povertà, rimorsi”.
“Purtroppo è vero, soggiunse l’uomo, questa croce l’ho fabbricata io, è giusto che io la porti”.
Sollevò da terra quella croce e se la pose di nuovo sulle spalle.
Poi gli ho detto:”Guarda quest’altra croce, c’è scritto sopra “ambizione”, anche questa l’hai fabbricata tu, non te l’ho data Io. Hai avuto troppo desiderio di salire in alto, di occupare i primi posti, di stare al di sopra degli altri e di conseguenza hai avuto odio, persecuzione, calunnie, disinganni”.
“È vero, anche questa croce l’ho fabbricata io, è giusto che io la porti”.
Sollevò da terra quella seconda croce e se la mise sulle spalle.
Poi di nuovo gli ho detto :”Leggi su queste croci, è scritto ”gelosia” su quell’altra, “avarizia” su quest’altra”.
“Ho capito, Gesù, è troppo giusto quello che Tu dici”.
È prima che Io, Gesù, avessi finito di parlare, il povero uomo aveva raccolto da terra tutte le sue croci e se l’era poste sulle spalle.
Per ultima era rimasta per terra una crocetta piccola, piccola e quando l’uomo la sollevò per porsela sulle spalle esclamò:”Oh, com’è piccola questa e pesa poco!”. Guardò quello che c’era scritto sopra e lesse queste parole “la Croce di Gesù”. Vivamente commosso, sollevò lo sguardo verso Gesù ed esclamò:”Quanto sei buono!” Poi baciò quella croce con grande affetto.
L’uomo delle croci riprese silenzioso il cammino della vita, fece ogni sforzo per correggersi dei suoi vizi e si diede con ogni premura a conoscere, amare e servire Dio.
Ora vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
MESSAGGIO DELLA MADONNA
la vostra Mamma Celeste è vicino a voi.
Vi guardo con tanta tenerezza di mamma, vi seguo passo dopo passo.
Figli miei, vi chiamo perché è arrivato il grande momento della riconciliazione, in un darsi la mano, ed è necessario che vi prepariate quanto prima, per esempio: nella semina della dottrina, delle catechesi, degli esercizi spirituali, del Vangelo e soprattutto dell’Eucaristia, comunione quotidiana, alimento dell’anima, accompagnata dal lavoro, da un impegno in cui possiate essere produttivi seminando i solchi con i semi santi dell’alimento, perché la terra che ho messo nelle vostre mani è adatta per realizzare l’opera d’amore, che deve salvare molte anime ansiose di dare il loro contributo alla semina.
Figli miei, fedeli a Gesù, così che scoprono il meraviglioso segreto dell’unità che aiuta a trovare la chiave del regno di Dio.
Figli miei, Io chiedo e chiedo ma voi siete sordi, i vostri orecchi non sentono, riconciliatevi con i vostri fratelli senza guardare il colore della pelle o la lingua che parlano o la loro religione.
Ricordatevi che davanti a Dio siete tutti uguali.
Figli miei, il mondo va male, il mondo corre verso la sua rovina, sta per cadere in un baratro. Il mondo è in ribellione contro Dio, vi si commettono troppi peccati, non c’è più né amore né pace. Se voi non vi pentite e non convertite i vostri cuori voi cadrete tutti in un baratro.
Figli miei, continuate a pregare per la conversione del mondo.
Le sofferenze sono spine ma se offerte a Gesù sono rose. Non bisogna mai lamentarsi perché Gesù ha sofferto più di voi. Volete offrirvi a Dio pronti a sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi in riparazione dei peccati con cui Egli è offeso e per ottenere la conversione dei peccatori? Non siate interessati a voi stessi!
Figli miei, non abbiate paura, Io sono con voi. Non dividetevi come sono divisi i grandi. Voi insegnerete alle generazioni la parola di unità, di amore e di fede.
Ora vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Ricordatevi che davanti a Dio siete tutti uguali””
MESSAGGIO DI GESU’
nonostante si parli tanto e si raccomandi nelle chiese di amare il vostro prossimo, pochi comprendono questo insegnamento e lo mettono in pratica perché raramente si spiega che l’amore fraterno autentico non può che nascere dall’amore per Dio.
Figli miei, chi ama Dio con cuore sincero ama anche suo fratello per amore di Dio. Anche se a volte è costretto a riprenderlo duramente è sempre per amore di Dio. Si desidera ricevere amore ma raramente si pensa di dare amore ed è per questo che la pietra angolare va posta nell’amore verso Dio.
Figli miei, una frase da ricordare a questo proposito è: “l’amore senza una croce è vuoto, la croce senza l’amore è troppo pesante”. Chiunque desideri insegnare agli altri l’amore verso Dio e verso il prossimo deve lui stesso provare grande amore verso Dio e verso il prossimo. Le parole addolciscono, ma gli esempi toccano in profondità.
Figli miei, dispiace dirlo ma nella mia chiesa ci sono tanti sacerdoti, che voi stessi avete spesso sentito da Me disapprovare, i quali predicano bene l’amore verso il prossimo, lo sottolineano con molta abilità; tutto bene se davvero ponessero la pietra angolare per questo amore nell’amore verso Dio.
L’amore per Dio è l’amore per il prossimo.
Ora vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
le parole di Gesù sono vere parole, non sono parole inutili come le nostre, le sue parole sono sempre profondi concetti, mai egli parla inutilmente, per cui le sue parole sono dolci e al tempo stesso dure a seconda di quanto esso vuole trasmettere, e hanno sempre un senso profondo, certamente Gesù non ama la superficialità.
martedì 18 agosto 2015
Come un falso veggente o profeta crea i suoi messaggi
venerdì 14 agosto 2015
Gesù: “Figlia il tempo è finito” visione di donna 83 anni sud americana.
Gesù: “Figlia il tempo è finito”
http://www.notizievangeliche.com/finzione-o-richiamo-del-signore-alla-sua-chiesa/
Apocalisse 71 Dopo ciò, vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli
della terra, e trattenevano i quattro venti, perché non soffiassero sulla
terra, né sul mare, né su alcuna pianta.
2 Vidi
poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente.
E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di
devastare la terra e il mare: 3 «Non
devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il
sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi».
4 Poi
udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo:
centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:
5 dalla
tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;
6 dalla
tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;
7 dalla
tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di Issacar dodicimila;
8 dalla
tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila.
9 Dopo
ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni
nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e
davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10 E
gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello».
11 Allora
tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri
viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e
adorarono Dio dicendo:
12 «Amen!
Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio
nei secoli dei secoli. Amen».
13 Uno
dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di
bianco, chi sono e donde vengono?». 14 Gli risposi:
«Signore mio, tu lo sai». E lui:
«Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno
lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. 15 Per
questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte
nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di
loro.
16 Non
avranno più fame,
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta,
17 perché
l'Agnello che sta in mezzo al trono
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio tergerà ogni lacrima dai
loro occhi».
2 Vidi
poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente.
E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di
devastare la terra e il mare: 3 «Non
devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il
sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi».4 Poi
udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo:
centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:5 dalla
tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;6 dalla
tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;7 dalla
tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di Issacar dodicimila;8 dalla
tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila.9 Dopo
ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni
nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e
davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10 E
gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello».11 Allora
tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri
viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e
adorarono Dio dicendo:12 «Amen!
Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio
nei secoli dei secoli. Amen».13 Uno
dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di
bianco, chi sono e donde vengono?». 14 Gli risposi:
«Signore mio, tu lo sai». E lui:
«Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno
lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. 15 Per
questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte
nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di
loro.16 Non
avranno più fame,
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta,17 perché
l'Agnello che sta in mezzo al tronosarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio tergerà ogni lacrima dai
loro occhi».2 Vidi
poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente.
E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di
devastare la terra e il mare: 3 «Non
devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il
sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi».4 Poi
udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo:
centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:5 dalla
tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;6 dalla
tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;7 dalla
tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di Issacar dodicimila;8 dalla
tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila.9 Dopo
ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni
nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e
davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10 E
gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello».11 Allora
tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri
viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e
adorarono Dio dicendo:12 «Amen!
Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio
nei secoli dei secoli. Amen».13 Uno
dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di
bianco, chi sono e donde vengono?». 14 Gli risposi:
«Signore mio, tu lo sai». E lui:
«Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno
lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. 15 Per
questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte
nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di
loro.
3 Poi venne un altro angelo e si fermò all'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull'altare d'oro, posto davanti al trono. 4 E dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. 5 Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco preso dall'altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto.
6 I sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle.
7 Appena il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò.
8 Il secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, 9 un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
10 Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. 11 La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare.
12 Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente.
13 Vidi poi e udii un'aquila che volava nell'alto del cielo e gridava a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!».
Apocalisse 9
7 Queste cavallette avevano l'aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. 8 Avevano capelli, come capelli di donne, ma i loro denti erano come quelli dei leoni. 9 Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto. 10 Avevano code come gli scorpioni, e aculei. Nelle loro code il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. 11 Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore.
12 Il primo «guai» è passato. Rimangono ancora due «guai» dopo queste cose.
13 Il sesto angelo suonò la tromba. Allora udii una voce dai lati dell'altare d'oro che si trova dinanzi a Dio. 14 E diceva al sesto angelo che aveva la tromba: «Sciogli i quattro angeli incatenati sul gran fiume Eufràte». 15 Furono sciolti i quattro angeli pronti per l'ora, il giorno, il mese e l'anno per sterminare un terzo dell'umanità. 16 Il numero delle truppe di cavalleria era duecento milioni; ne intesi il numero. 17 Così mi apparvero i cavalli e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo.18 Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell'umanità. 19 La potenza dei cavalli infatti sta nella loro bocca e nelle loro code; le loro code sono simili a serpenti, hanno teste e con esse nuociono.
20 Il resto dell'umanità che non perì a causa di questi flagelli, non rinunziò alle opere delle sue mani; non cessò di prestar culto ai demòni e agli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare; 21 non rinunziò nemmeno agli omicidi, né alle stregonerie, né alla fornicazione, né alle ruberie.
Dovete avere pazienza cristiani!!!
IL tempo è ancora lungo.... Ma tutto è iniziato!!!!
la profezia di Fatima diceva 100 anni, si ma prima di far scatenare satana e tutti i suoi demoni, sicuro! Ma nessuno sa, se dopo la scandeza dei 100 anni, ce ne saranno altri, perchè il progetto di Dio si compia, deve essere una sopresa...come appunto disse Gesù...
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Importante
Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!