Ma come dico sempre rimanete fedeli ai vangeli canonici, più che altro perchè sono i primissimi testi della Vera parola di Cristo... ora devo e voglio ben capire quanto c'è di lei e quanto c'è del Signore in questi suoi quaderni.
Ora vediamo di vedere i lati negativi di questi testi....
La parte che devo dire mi da un po da pensare, è quella descrittiva sia personale che delle visioni, dove la Valtorta fa uso massiccio della sue conoscenze, culturali e abbellendo molto il testo, le chiamo coloriture. Solitamente le visioni non sono mai così piene di particolari, e con così grande precisione di dettagli, per questo temo che la Valtorta in qualche modo abbia volutamente un pò infiorato tutto il discorso, relativo proprio alle visioni, aggiungendo parti che credo facciano parte più di una sua visione mentale che della sostanza delle visioni vere. Forse la veggente, in qualche modo voleva far assaporare le sue percezioni particolari avute durante tali visioni estatiche, per cui secondo me aggiunse in maniera abbondante contenuti suoi. Però secondo il mio punto di vista, questo modo di fare è errato, perchè qualcuno potrebbe avanzare l'ipotesi che molto sia frutto della sua fervida fantasia di scrittrice, non dimentichiamo che era molto abile, nell'uso della lingua e che aveva fatto studi classici, sia sui vangeli che su opere di altri santi, per cui un certo inquinamento vi era. Bisogna essere onesti, non si può essere di parte e dire solo che tutto è bene, perchè finche parla della parola dettata da Gesù corrisponde alla vita di Cristo, ma poi ci sono molte parti aggiunte che non si trovano da nessuna parte, può essere benissimo che Nostro Signore abbia voluto aggiugere quello che gli apostoli non hanno scritto o che alcuni testi siano andati smarriti, possibilissimo.
Un lato positivo della Valtorta
Continuando a leggere i libri ho notato e compreso che Dio ha scelto la valtorta proprio per la sua cultura, per dimostrare che non solo sceglie gli ignoranti ma anche i sapienti, per renderli umili e smaliziati certamente la Valtorta era ingenua, anche se acculturata, e non penso che il suo modo di porsi e scrivere era fatto per un qualche pensiero recondito, ma semplicemente perchè non aveva pensato a nulla di quello che poteva essere il futuro di questi suoi scritti. questo gioca a suo favore, perchè non ponendisi il problema che la chiesa avrebbe potuto scatare come poi è stato questi suoi scritti, dimostra proprio la sua natura, e la sua non volontà di ingannare nessuno. Sopratutto per quello che è il pensiero spesso malizioso di certa chiesa, che oltre a non veder di buon occhio le donne per una forma di maschilismo sempre stato, ma anche perche essa probabilmente ha giudicato che il contenuto ridonandate e forse un po colorito pareva essere troppo per delle vere visioni e comunicazioni con Dio, oltre al fatto che i suoi racconti sono pieni di altre realtà mai viste nei vangeli, per cui per la chiesa è un testo molto interessante, ma pare che essa non lo possa considerare vero.
Chi invece divide il testo è solitamente colui che riflette e conosce bene l'animo umano e sa quanto esso sia malizioso, per cui cerca di separare, la parola del Signore da un suo pensiero che potrebbe contaminare la parola data, mentre quando c'è ingenuità pura la persona mescola un po tutto, non badando a future problematiche, di questo tipo. In questo tipo di soggetto è fortemente prudente, cosa che nei profeti "estemporanei" chiamiamoli così, la prudenza non c'è, e scrivono di getto in un discorso continuativo, senza preoccuparsi di selezionare quello che appartiene a un loro pensiero da quello che appartiene al solo pensiero del Signore, e questa è la Valtorta come del resto tantissimi santi, anche del passato. Ma in questo caso, come per quello di tantissmi santi, tutti hanno mescolato i loro pensieri involontariamente ed ingenuamente al contenuto delle parole, così, facendo tutto ha preso una forma più completa e meglio descrittiva, da un certo punto di vista. Anche se come detto sopra le due parti diventano irriconoscibili, però non possiamo dir che non sia vera la parola lasciata dal Signore, anzi continuo a dire che la Valtortà parlò realmente con Nostro Signore e penso anche che tutto sommato questo suo modo di scrivere continuativo senza far distinzione tra la parola del Signore e le visioni e alcuni suoi pensieri che rientrano in una forma maggiormente descrittiva per far comprendere meglio secondo il suo sentire, fosse nell'ottica di Dio, perchè altrimenti sarebbe stato il Signore a dir a lei di far separazione dalle sue parole e da quella donna che tentavano appunto di trasmerre al futuro lettore, le sue sensazioni di quelle visioni e parole del Cristo.
Una precisazione voglio fare sul discorso visioni. .....link..
Mi sono riproposto di agggiungere.... ho visto questo breve video, ma devo essere onesto non mi ha convinto per nulla...mi sembra un po troppo umano come discorso.