"Questo Santo Padre è mio figlio amatissimo: non è un massone, né l'anticristo…"
11 ottobre 2014:
"Mia piccola Maria, figlia cara, vuoi sapere del Sinodo dei vescovi: sei turbata, sei perplessa, quasi angosciata, perché ritieni, nei timori, che siano temi trattati che conducono lontano dalla grazia di Dio. Io ribadisco che questo Santo Padre è mio figlio amatissimo: non è un massone, né l'anticristo… Egli, come la mano misericordiosa dell'Eterno, vuole stendersi e soccorrere la famiglia che è agonizzante, senza allontanarsi dalla Verità di fede, ma soccorrerla nella misericordia: aiutare la famiglia che muore, composta di figli che in essa ne sono rimasti vittime per violenza e abbandonati; e ricondurre alla chiarezza e alla salvezza per far si che non vadano perduti. E come sarà possibile?
Con questo Sinodo si dà rilievo e visibilità alle sue problematiche che per troppi anni sono rimaste inascoltate o rifiutate, nel porre l'accento: 1° - nella prevenzione, con una cura educativa per una formazione più accurata e profonda nella preparazione del sacramento del matrimonio, oggi così spesso banale e superficiale; 2°- nel venire in aiuto alla famiglia soprattutto in tempo di crisi, lasciata molto sola ad affrontare i più gravi problemi; 3°- per chi si è risposato e vuole accedere ai sacramenti, valutare caso per caso, valutando se c'è stata violazione del sacramento, se c'è stata validità di esso o dissacrato per dare annullamento (*) e nuova possibilità di matrimonio religioso, oggi aperto solo alle possibilità dei ricchi.
E per le persone che hanno assunto nuove nozze civili? Se sono stati essi ad abbandonare il matrimonio, e non hanno ragioni vere, plausibili, concrete da presentare per avere la possibilità di altre nozze davanti a Dio? Siano sempre accolti in un percorso di ascolto della Parola Divina e nella carità per poter crescere la propria figliolanza nella fede e nella grazia, sino a poter giungere ad accogliere uno stato di castità condivisa, soprattutto quando giunge il tempo della malattia o della vecchiaia, per poter accedere alla Comunione e alla salvezza.
Per gli omosessuali Iddio non può accogliere il loro matrimonio perché andrebbe contro la sua natura di Creatore, che così ha creato e formato l'unione delle nozze dell'uomo con la donna; ma dona il medesimo percorso di fede, perché lo spirito in essi s'innalzi e prevalga sui desideri umani per accogliere uno stato di castità, pur restando nella propria omosessualità. Il peccato dinanzi al Signore non ha sesso: la concupiscenza non è l'etero o l'omosessuale, al di fuori del matrimonio è sempre peccato, e ricevere l'Eucarestia senza il perdono sacramentale non risana; la Comunione ricevuta nella colpa è male nel male, è solo sacrilegio, oltraggio al Signore e condanna all'anima, è un peccato che aggrava il suo stato e non la cura, anche se si è avuto il permesso, il beneplacito, in privato da un sacerdote.
(*) Nel linguaggio canonico si dice: dichiarazione di nullità del matrimonio.""
Me lo ha detto Gesù in persona è stato scritto per mano di un sacerdote.
Mi basta dir solo questo per farvi capire quanto il messaggio non sia autentico:
"Per gli omosessuali Iddio non può accogliere il loro matrimonio perché andrebbe contro la sua natura di Creatore"
Aldià della frase che nel suo senso è giusta, ma presenta un errore tipicamente umano...
In questa frase è contenuto l'errore, dice La sua natura, come se Gesù non appartenesse alla medesima natura del Creatore. Da questo si rivela che il contenuto è scritto da mano d'uomo che vuole far dire a Cristo menzogne..
"oltraggio al Signore " il Signore non si riferiesce a se stesso, chiamandosi Signore.