pongo il testo intero sotto...
Provo rispondere a qualche cosa che trovo curiosa in questo testo...
Prima
di tutto il testo ricalca esattamente l’apocalisse, mi sembra però un po’ troppo ridondante di
elementi apocalittici. Non sto dicendo
che non sia autentico, ma il contenuto del testo apocalittico è eccessivo, credo che il testo originario non fosse pieno
di particolari apocalittici, come qui viene descritto, poi ci sono dei
particolari strani e illogici.
“””Il
suo volto era talmente luminoso che non aveva una forma, ma la donna capì dalla
scritta e dalla corona che era appunto il Re dei re e il Signore dei signori,
GESU’
La descrizione
che ne fa, del volto di Cristo, dice”volto
era talmente luminoso che non aveva una forma”
Ma
la corona la portava in testa, quindi se il volto non aveva una forma, e se era
luminosissimo cioè abbacinante come il sole, nemmeno la corona poteva essere
vista, visto che un elemento all’interno di un corpo che risplende impedisce a
qualsiasi cose che sta vicino ad esso di essere vista, come poteva vedere la
corona e la scritta se nemmeno il volto poteva essere visto?
Se come dice, era
in forme? Non poteva ne vedere la corona, ne vedere la scritta su di essa,
impossibile!!!
A meno
che Gesù non gliel’abbia voluta far vedere, ma allora lei stessa lo avrebbe
detto, qui invece la donna dice che lo ha riconosciuto grazie alla scritta
sulla corona, non dice che gli è stata mostrata la corona, ma che lei ha visto la corona in quel bagliore impossibile
da vedere.
Oltretutto,
c’è un particolare che non torna, perché Gesù si cela dietro ad un bagliore se
è Gesù? quando si è mostrato a molti suoi fedelissimi, santi e profeti? Solo
Dio Padre si cela dietro ad una luce abbacinante, non Gesù, non ha senso!
Poi
questo è poco credibile,” Ancora più
in alto, c’erano più angeli che correvano indaffarati sistemando dei tavoli lungo
uno spazio immenso,”””
Questo passo non è logico e non è vero, sopra a
Gesù non c’è nessuno … perché Dio Padre e Gesù occupano lo stesso piano.
Forse la donna potrebbe aver visto un'altra scena,
dove vede questi angeli …. Ma sopra non c’è nessuno.
“”A
questo punto la donna chiese quasi in maniera scontata: “Signore ma laggiù non
sono tutti tuoi?”. Ma, Gesù portandola in una stanza piena di specchi e dopo
averle messo una veste bianca, le fece notare come da lontano la veste sembrasse
bianca e senza macchia, ma poi, da vicino, era una veste piena di piccolissime
e impercettibili macchie.”””
La stanza degli specchi la trovo curiosa, non
aveva bisogno di fare un operazione così umana per farle vedere i suoi peccati,
anche piccoli.
Non dico che non sia vero, ma è un descrizione
poco realistica, temo che qualcuno abbia infiorato il discorso.
“”Poi, improvvisamente, Gesù le fece sentire un ticchettio di orologio,
sempre più rumoroso, scandire i secondi, e a un tratto il ticchettio si fermò!
Gesù allora disse: “Hai sentito serva mia? Va’ avverti la mia terra,
perché il tempo è finito”.””
Gesù non ha bisogno di questa teatralità per
dire che doveva avvertire il mondo di un certo evento, che sta per compiersi ….
È poco credibile questa parte!!
“””Poi la donna vide Gesù in disparte iniziare a piangere, molto triste;
la donna, quindi, le chiese il perché del suo pianto e della sua tristezza, e
Gesù rispose dicendo che tutta quella gente mostrata prima era gente che
pensava di essere salvata, ma che in realtà non lo sarebbe stata”””.
Questa affermazione pare logica ma non o è …
Sappiamo che non tutti sono iscritti nel libro della vita eterna, e che alcuni,
quanti non sappiamo sono già dannati, ma nessuno sa chi siano, solo Dio sa.
Ora dire che “”Dice che la gente pensava di essere salvata, ma che poi non lo sarebbe
stata”” non è un indicazione bella, visto che sarebbe come rivelare che
coloro che pregano falsamente farebbero
meglio a non pregare perché tanto sono già persi … questo Gesù non lo direbbe mai, anche se ciò fosse vero.
Pensare di salvarsi, lo pensano tutti, anche
chi prega e crede veramente in Dio, non solo coloro che pensano di essere salvi
e pretendono di essere salvati in virtù della loro falsa fede … ma Gesù non direbbe mai non sarebbe stata
salvata è un messaggio negativo che da al mondo … Gesù spera sempre fino alla
fine che le persone si convertano realmente in modo che lui, possa portali lo
stesso nel suo regno e quindi cambiare le sorti di quegli esseri.
“”A questo punto la donna domandò: “Signore ma chi allora si salverà?”.
E Gesù rispose: “Tutti coloro che laveranno le loro vesti con il mio sangue!”.””
“”Apocalisse 7,14
Gli risposi: «Signore
mio, tu lo sai». E lui: «Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande
tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue
dell'Agnello.
Apocalisse 22,14
Beati coloro che lavano
le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le
porte nella città.””
L’affermazione potrebbe essere riferita ad
entrambi i passi, …. Non può assolutamente essere il 22 esimo, per una ragione
ben precisa. Nel ciclo storico dell’apocalisse …
questa frase fu detta da Cristo e si rifà al tempo dopo la parusia intermedia,
quando discende dal cielo come una sposa la Gerusalemme celeste. Qui si
riferisce al tempo quando la terra non ci sarà più, e quando solo il regno
eterno di Dio esisterà con una nuova terra ricostruita da Dio … E non siamo assolutamente in questo periodo di tempo … anche perché
prima di giungere a questo evento finale altro che anticristo, verrà molto di
peggio …
Quindi è
da riferirsi al capitolo settimo.
Apocalisse 71 Dopo ciò, vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli
della terra, e trattenevano i quattro venti, perché non soffiassero sulla
terra, né sul mare, né su alcuna pianta.
2 Vidi
poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente.
E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di
devastare la terra e il mare: 3 «Non
devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il
sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi».
4 Poi
udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo:
centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:
5 dalla
tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;
6 dalla
tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;
7 dalla
tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di Issacar dodicimila;
8 dalla
tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila.
9 Dopo
ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni
nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e
davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10 E
gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello».
11 Allora
tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri
viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e
adorarono Dio dicendo:
12 «Amen!
Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio
nei secoli dei secoli. Amen».
13 Uno
dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di
bianco, chi sono e donde vengono?». 14 Gli risposi:
«Signore mio, tu lo sai». E lui:
«Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno
lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. 15 Per
questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte
nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di
loro.
16 Non
avranno più fame,
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta,
17 perché
l'Agnello che sta in mezzo al trono
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio tergerà ogni lacrima dai
loro occhi».
2 Vidi
poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente.
E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di
devastare la terra e il mare: 3 «Non
devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il
sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi».4 Poi
udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo:
centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:5 dalla
tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;6 dalla
tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;7 dalla
tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di Issacar dodicimila;8 dalla
tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila.9 Dopo
ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni
nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e
davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10 E
gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello».11 Allora
tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri
viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e
adorarono Dio dicendo:12 «Amen!
Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio
nei secoli dei secoli. Amen».13 Uno
dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di
bianco, chi sono e donde vengono?». 14 Gli risposi:
«Signore mio, tu lo sai». E lui:
«Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno
lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. 15 Per
questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte
nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di
loro.16 Non
avranno più fame,
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta,17 perché
l'Agnello che sta in mezzo al tronosarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio tergerà ogni lacrima dai
loro occhi».2 Vidi
poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente.
E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di
devastare la terra e il mare: 3 «Non
devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il
sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi».4 Poi
udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo:
centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:5 dalla
tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;6 dalla
tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;7 dalla
tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di Issacar dodicimila;8 dalla
tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila.9 Dopo
ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni
nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e
davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. 10 E
gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello».11 Allora
tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri
viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e
adorarono Dio dicendo:12 «Amen!
Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio
nei secoli dei secoli. Amen».13 Uno
dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di
bianco, chi sono e donde vengono?». 14 Gli risposi:
«Signore mio, tu lo sai». E lui:
«Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno
lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. 15 Per
questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte
nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di
loro.
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Apocalisse 81 Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio
in cielo per circa mezz'ora. 2 Vidi che ai
sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe.
3 Poi
venne un altro angelo e si fermò all'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli
furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti
i santi bruciandoli sull'altare d'oro, posto davanti al trono. 4 E
dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le
preghiere dei santi. 5 Poi l'angelo
prese l'incensiere, lo riempì del fuoco preso dall'altare e lo gettò sulla
terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto.
6 I
sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle.
7 Appena
il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono
sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato
e ogni erba verde si seccò.
8 Il
secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata
nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, 9 un terzo
delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
10 Il
terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come
una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. 11 La
stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti
uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare.
12 Il
quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un
terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua
luce e la notte ugualmente.
13 Vidi
poi e udii un'aquila che volava nell'alto del cielo e gridava a gran voce:
«Guai, guai, guai agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di
tromba che i tre angeli stanno per suonare!».
3 Poi
venne un altro angelo e si fermò all'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli
furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti
i santi bruciandoli sull'altare d'oro, posto davanti al trono. 4 E
dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le
preghiere dei santi. 5 Poi l'angelo
prese l'incensiere, lo riempì del fuoco preso dall'altare e lo gettò sulla
terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto.6 I
sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle.7 Appena
il primo suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono
sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato
e ogni erba verde si seccò.8 Il
secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata
nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, 9 un terzo
delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.10 Il
terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come
una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. 11 La
stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti
uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare.12 Il
quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un
terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua
luce e la notte ugualmente.13 Vidi
poi e udii un'aquila che volava nell'alto del cielo e gridava a gran voce:
«Guai, guai, guai agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di
tromba che i tre angeli stanno per suonare!».
Apocalisse 9
1 Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; 2 egli aprì il pozzo dell'Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l'atmosfera. 3 Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. 4 E fu detto loro di non danneggiare né erba né arbusti né alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. 5 Però non fu concesso loro di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il tormento è come il tormento dello scorpione quando punge un uomo. 6 In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte li fuggirà.
7 Queste cavallette avevano l'aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. 8 Avevano capelli, come capelli di donne, ma i loro denti erano come quelli dei leoni. 9 Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto. 10 Avevano code come gli scorpioni, e aculei. Nelle loro code il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. 11 Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore.
12 Il primo «guai» è passato. Rimangono ancora due «guai» dopo queste cose.
13 Il sesto angelo suonò la tromba. Allora udii una voce dai lati dell'altare d'oro che si trova dinanzi a Dio. 14 E diceva al sesto angelo che aveva la tromba: «Sciogli i quattro angeli incatenati sul gran fiume Eufràte». 15 Furono sciolti i quattro angeli pronti per l'ora, il giorno, il mese e l'anno per sterminare un terzo dell'umanità. 16 Il numero delle truppe di cavalleria era duecento milioni; ne intesi il numero. 17 Così mi apparvero i cavalli e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo.18 Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell'umanità. 19 La potenza dei cavalli infatti sta nella loro bocca e nelle loro code; le loro code sono simili a serpenti, hanno teste e con esse nuociono.
20 Il resto dell'umanità che non perì a causa di questi flagelli, non rinunziò alle opere delle sue mani; non cessò di prestar culto ai demòni e agli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare; 21 non rinunziò nemmeno agli omicidi, né alle stregonerie, né alla fornicazione, né alle ruberie.
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Credo che la visione, che la donna ha avuto, sia stata un pochino
infiorata da qualcun'altro, per renderla più consona al pensiero umano, e per
dar una maggiore importanza, ma penso che il corpo centrale del messaggio possa
essere autentico, anche se ho delle riserve.
Questo significa solo che il tempo è ancora lungo...
ricordatevi che ci dovranno essere almeno 3 coppie di pontefici, prima dell'anticristo...e che Cristo viene solo dopo l'evento dell'anticristo, non prima.... toglietevelo dalla testa, ma cmq sia, dovete perseverare..
3 coppie di pontefici significa 1260/90 giorni per coppia di pontefici, proprio come è scritto in apocalisse... per un totale di annni 3,6+3,6+3,6 = 10,6 anni + i 7,11 di BXVI(( dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013
))18,5 manca qualcosa, ovvio gli ultimi 3,6 dell'anticristo...che forse potrebbero essere ridotti.... per un totale di 22,1 anni , ma riducendoli 21, per rispettare una certa logica... e questo significa che stando alla artmetica 2027,1 o 2026... sempre che prima non ci ammazziamo tutti, ma sicuramente ci ammazziamo, è nel corso della storia in divenire...tranquilli devono venire così tante cose che nemmeno immaginate.... tra le quali la guerra nucleare, non ci piove!! e deve cadere la cometae qualche altro sassetto, come arriverà anche la bomba termonuclare-solare, così grande che arrostiremo...non ci piove, quando? lo sa solo Dio!!!
Dovete avere pazienza cristiani!!!
IL tempo è ancora lungo.... Ma tutto è iniziato!!!!
la profezia di Fatima diceva 100 anni, si ma prima di far scatenare satana e tutti i suoi demoni, sicuro! Ma nessuno sa, se dopo la scandeza dei 100 anni, ce ne saranno altri, perchè il progetto di Dio si compia, deve essere una sopresa...come appunto disse Gesù...
Ricordate le parole d Gesù, io verrà come un ladro" ciò significa quando nessuno crederà più in Lui, in un tempo dove tutti avranno perso la fede e un periodo così non è ancora arrivato, ma per perdere la fede, bisogna che gli esseri umani siano messi nelle condizioni per perderla e in che modo, perchè le profezie degli uomini, non di Dio, facciamo crollare le speranze degli uomini, dato che l'uomo si lega all'umana natura, non a Dio, chi avrà perserato fino alla fine, e crederà ancora quando tutto appare fasullo, allora questi sono coloro che saranno salvati.....ma cosa significa lavare le proprie vesti nel sangue dell'agnello, semplice, diventare martiri....
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Vi raccontiamo oggi un’esperienza forte, accaduta di recente in Colombia che vede protagonista una donna di 83anni nata e cresciuta in chiesa, quindi, dentro insegnamenti della parola di Dio.
La signora in questione, di recente, durante la sua preghiera personale a Dio per le chiese, e il ritorno di Gesù, ha avuto un’esperienza a dir poco indimenticabile. Il suo spirito fu portato fino alle nuvole, mentre, il suo corpo rimase lì, come immobile nella sua stanza.
La cosa che sin da subito impressionò la donna, arrivata in cielo, fu che guardando dall’alto la terra vide migliaia e migliaia di demoni a tal punto di non riuscire nemmeno a guardarli dalla forte impressione.
Andando ancora più in alto invece c’era una porta tra le nuvole, completamente aperta, e una volta raggiunta la porta, vide un esercito innumerevole di angeli sia sulla destra sia sulla sinistra, angeli ovunque che facevano da perimetro a un cavallo bianco cavalcato da Gesù con la corona d’oro e una scritta sulla coscia che diceva: “Re dei re Signore dei signori”.
Il suo volto era talmente luminoso che non aveva una forma, ma la donna capì dalla scritta e dalla corona che era appunto il Re dei re e il Signore dei signori, GESU’.
Ancora più in alto, c’erano più angeli che correvano indaffarati sistemando dei tavoli lungo uno spazio immenso, ma la donna non riusciva a capacitarsi di cosa stesse accadendo attorno a lei; poi fu presa da Gesù che le disse: “I miei angeli stanno preparando le nozze dell’agnello, perché l’ordine è stato già dato da parte del Padre mio”.
Signore, replicò la donna; ma tutti quei demoni che ho visto prima sulla terra cosa significano.
E lui rispose che sta scritto nella sua parola che negli ultimi tempi sarebbero stati liberati dei demoni che mai sarebbero sorti prima d’ora, e sono questi demoni che stanno mettendo in subbuglio la terra.
Poi, Gesù la portò ancora più in alto mostrando l’esercito di angeli che libererà da quei demoni solamente i figli di Dio, cioè coloro che l’hanno accettato come personale Salvatore e Signore della propria vita con tutto il loro cuore.
A questo punto la donna chiese quasi in maniera scontata: “Signore ma laggiù non sono tutti tuoi?”. Ma, Gesù portandola in una stanza piena di specchi e dopo averle messo una veste bianca, le fece notare come da lontano la veste sembrasse bianca e senza macchia, ma poi, da vicino, era una veste piena di piccolissime e impercettibili macchie.
La donna fu poi presa per mano da Gesù e portata nella sua chiesa locale che attualmente frequenta, in Colombia. Era un giorno qualunque di culto, dove la chiesa era gremita in ogni ordine di posto, e Gesù le disse: vedi mia figlia io osservo tutte le riunioni, e come puoi vedere anche tu, non c’è neppure una veste perfettamente bianca, e le vesti più sporche sono quelle delle persone in autorità.
La gente alzava le mani per adorare Dio e le loro mani sanguinavano, ma Gesù le diceva che era un sangue di peccato fresco, e non il sangue di Gesù che purifica e lava dai peccati; questo impediva quindi che l’adorazione arrivasse al trono della sua grazia.
Poi Gesù toccava il capo della gente e improvvisamente i pensieri di quelle persone uscivano ad alta voce ma non erano pensieri rivolti al Signore, loro erano li adorando Dio ma i pensieri che uscivano dalla loro bocca erano pensieri rivolti alla vita comune; al fidanzato, alle mail da inviare, chi pensava alla casa, alle automobili, ai figli, chi addirittura non vedeva l’ora di tornare a casa e che il culto terminasse.
I pensieri della gente dentro la chiesa non sono rivolti al Padre mio, bensì a loro stessi e alla vita di tutti i giorni, ecco perché l’adorazione di questa chiesa non arriva al trono mio, replicò Gesù! Loro non sono preoccupati né con il mio regno, né con il mio ritorno. Poi la prese per mano e la portò in giro per le varie chiese dicendole, che in quella chiesa lui non c’era mai stato, che quell’altra non aveva autorizzato l’apertura, e via dicendo…
A questo punto la donna domandò: “Signore ma chi allora si salverà?”. E Gesù rispose: “Tutti coloro che laveranno le loro vesti con il mio sangue!”.
Poi la donna vide Gesù in disparte iniziare a piangere, molto triste; la donna, quindi, le chiese il perché del suo pianto e della sua tristezza, e Gesù rispose dicendo che tutta quella gente mostrata prima era gente che pensava di essere salvata, ma che in realtà non lo sarebbe stata.
Poi, improvvisamente, Gesù le fece sentire un ticchettio di orologio, sempre più rumoroso, scandire i secondi, e a un tratto il ticchettio si fermò! Gesù allora disse: “Hai sentito serva mia? Va’ avverti la mia terra, perché il tempo è finito”.
Amici questo non può che lasciarci riflettere e riflettere ancor più sugli ultimi tempi e al ritorno di Gesù. Il ritorno di Gesù è vicino e dovremmo tutti quanti prendere un po’ più in considerazione il fatto di guardare la nostra veste, ed anche quando noi la vediamo bianca fermiamoci a esaminarci attentamente affinché possiamo confessare i nostri peccati.
Il messaggio chiaro ed evidente è uno e un solo: Gesù sta tornando i segni lo raccontano, la vita vissuta lo racconta, l’odio e l’accanimento delle nazioni l’una verso l’altra lo racconta, e una volta tornato rapirà la sua chiesa, non una denominazione precisa, non un luogo sacro ma la sua chiesa, tutti coloro che avranno realmente compreso e accettato Gesù come loro personale Salvatore e Signore, coloro che avranno messo l’amore verso il prossimo sopra ogni cosa, coloro che non avranno avuto vergogna a proclamare la sua parola, coloro che anche senza il nulla non hanno mai smesso di confidare in Lui, ecco chi sarà la sua chiesa.
Prendiamo questo messaggio come incoraggiamento comune e non smettiamo di esortarci e incoraggiarci l’uno verso l’altro smettendola invece di evidenziare in noi i nostri difetti falli o peccati come qualcosa d’insormontabile. La Bibbia dice che anche il più giusto su questa terra pecca almeno sette volte al giorno (Proverbi 24:16), non sentiamoci dunque migliori degli altri perché in noi risiede un peccato che non avrà mai fine almeno fino a quando saremo avvolti dalla nostra carne qui su questa terra!
Ma c’è una speranza gloriosa in questo potentissimo messaggio che è quello che ci da nostro Signore Gesù ogni singolo giorno, cioè, quello che un giorno saremo alla Sua presenza per l’eternità. Se anche se i vostri peccati fossero rossi come lo scarlatto, io li renderò bianchi come la neve, anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana (Isaia 1:18).
A chiunque di vero cuore si converte a Dio sono aperte le porte, il Padre accoglie sempre il figlio, purché sia veramente pentito e con il cuore pieno di gioia.